Ilbono sorge in una collina tra i comuni di Lanusei e Tortolì, costituendo così un importante punto di passaggio. Il territorio offre zone di notevole interesse paesaggistico e archeologico, prima fra tutte quella di Scerì, che conserva il più importante complesso nuragico della zona, risalente al II millennio a.C. Altre località archeologiche di rilievo sono: Sartassu, Tedili, Pira Inseri ed Elurci. Attualmente i nuraghi censiti nella zona sono circa venti. Tra le zone di interesse faunistico vi è quella di Tarì, facilmente raggiungibile, il cui percorso offre suggestivi scorci panoramici.Il paese possiede un interessante centro storico, sviluppatosi intorno all'antichissima Piazza di Funtana de Idda, dove convergono ancora oggi tutte le strade, alcune strettissime e ciottolate, altre più larghe, per consentire un tempo ai carri a buoi di passare. Tra le manifestazionii di rilievo è da ricordare la festa della Madonna delle Grazie, nella quale il simulacro ligneo (XVI secolo d.C.) della Vergine viene fatto sfilare in processione per le vie del paese su un carro trainato da buoi, seguito da una processione di giovani in costume tradizionale. Le chiesette campestri di San Cristoforo, di San Pietro e di San Rocco testimoniano l'antica religiosità di una società contadina. Ilbono è rinomato per le sue attività artigianali, per i ricami a mano e i pizzi eseguiti con "su vrevolitè", antico strumento sardo. Tra le specialità gastronomiche gli amaretti e l'olio d'oliva dei frantoi locali.
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